Sinn Fein

La scheda di Sinn Fein distribuita all’epoca della prima proiezione indica due attori: Richi Ferrero e il muro di Berlino. E non c’è dubbio che la percentuale di presenza schermica sia pressappoco simile: una performance d’attore, il simbolo di un’Europa (ancora) divisa in due si fondono in un continuo rimandarsi l’uno all’altra. Sinn Fein, come è noto, è il motto dell’IRA, l’esercito repubblicano irlandese e significa “siamo soli”. Il contrasto è basato su tre elementi: le immagini del muro di Berlino, la performance di Ferrero che recita alcuni brani del suo spettacolo bukowskiano, una colonna sonora fondata soprattutto su rock duro e musica elettronica. Per i film-makers del periodo, Berlino era una sorta di simbolo: nel 1984 si era svolto a Torino il Videocongress, incontro tra registi italiani e tedeschi e l’elaborazione delle immagini tipica della scuola tedesca ha a lungo influenzato i prodotti italiani. Il ruolo di Ferrero sembra essere quello di rappresentare lo spazio che ha l’umanità nei confronti di quelle istituzioni totali che, attraverso la pratica del potere, opprimono la creatività. D’altro canto, uno dei motivi di riuscita del video consiste proprio nella giustapposizione tra il montaggio da clip musicale, l’immagine graffiata da video militante e la presenza di un testo importante che man mano si fonde con gli altri due livelli del discorso.

da "Un cinema oltre la parentesi" di Stefano Della Casa in "Il Gran Teatro Urbano di Richi Ferrero" a cura di Ruggero Bianchi, 2001