Musicarium

Un luogo riservato, mistico, dove il pubblico è accolto nella penombra, tappeti e cuscini a terra invogliano a sedersi in libertà come su una spiaggia o in una moschea. Un rilevatore di presenza mette in moto il meccanismo didattico-spettacolare, didattico perchè uno alla volta ciascun strumento, appeso al soffitto, s’illumina entrando in scena. A strumento illuminato corrisponde il proprio suono scelto montato e ottimizzato da Tax, mio nuovo prezioso collaboratore, ex chitarrista dei Negazione. Il tempo di mettere insieme gli occhi con le orecchie, strumento e suono ed ecco che le cinque finestre, disegnate da Mollino, si trasformano in sorgenti visive, curate da un altro notevole personaggio della città da anni mio collaboratore ovvero Claudio Paletto. Queste immagini si legano alla musica emessa da ciascun strumento.